giovedì 25 aprile 2013

il soldato



grigio, dappertutto solo grigio sentore
di fango, soltanto; sei fango tra fango nel campo
e sudi melma imbracciando il fucile

temi il pulsare del cuore che allarga più forte
le penose ferite e raccoglie la morte,
che le tue mani sporche di fango ricacciano indietro.

d'un tratto la vedo lontana, dispersa, “... che fa
una bimba, rossa di crine, l'abito verde di prato leggero,
e bianca la pelle, nella roggia piena di morte?”

giunge e mi prende per mano, tranquilla,
mi porta con sé, dove nulla sa più di trincea,
“possibile ... io solo la vedo?
Io solo sento, la tua morbida mano

che tocca le dita fredde di fango con fare sereno?”
chiedo agli altri, se vedono anch'essi...
nessuno risponde; “dove andiamo piccina?
dov'è la tua mamma?”

allora m'indica un campo laddietro agli alberi chiusi
sul crine, “la tua casa è vicina?”
chiedo. Poi vedo una donna nascosta,

tra abiti scuri: “è tua madre?"
dice un semplice no,
"vedi come stringe paura?”

e d'istinto guardo quella donna. La bimba sorride,
sorride e mi dice “... piegati, pulisciti il viso
e trattieni le lacrime che sta quasi arrivando
da quel campo lontano e ti cerca da tempo.”

... sento le carezze di lei sul mio viso:
“a sedici anni non si può morire in un campo
senza più un fiore” mi dice la donna … “figliolo!”
...scaldandomi ancora con mani leggere;
che pianse la bimba, ora! ora soltanto,

allora compresi i commilitoni, i soldati vicini:
le urla e il silenzio di freddo alle ossa,
e il mare sereno che la bimba mi pose nel cuore:

“dimmi... dimmi che sei tu davvero mia madre; - mentre la guardo, - 

dimmi che solo non sento, nell'ultimo sogno,
che tocchi il mio viso … e dolce mi baci;
cullami ancora, una volta … una soltanto:
dimmi che senti cader nel tuo cuore il mio pianto.”

Sing Wolf

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La morte in trincea, le ultime allucinazioni, in cui appare una bimba che conduce il morituro tra le braccia della madre.

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